I GIUDICATI
Il primo Giudice, senz'altro discendente da un funzionario bizantino, pare sia stato un certo Jaleto o Gialeto; pare, perché gli storici non sono tutti d'accordo.
Comunque, tra Storia e leggenda, Gialeto viene considerato il primo Giudice-Re (711) della Sardegna autonoma e completamente distaccata dalla storia nazionale per alcuni secoli.
Gialeto risiedette a Cagliari, a capo del Giudicato cagliaritano; da qui amministrò il suo Regno con la collaborazione dei tre fratelli (Nicolò, Tomaso e Inerio) ai quali affidò gli altri tre Giudicati, ma sotto il suo controllo.
IL GIUDICATO DI ARBOREA
Questa Parte o Regione della Sardegna prese il nome prima di Arvarè, poi di Arbarei e, infine, di Arborea.
Il primo Giudice di Arborea di cui si ha notizia è Agatone, forse un discendente di Gialeto; non vi è certezza perchè fino al Giudicato di Mariano II (1290-1296) le fonti storiche sono scarse e controverse.
Spesso i nomi dei Giudici si ricavano da lastre marmoree ritrovate in chiese e monasteri (Bonarcado), oppure da testamenti e lasciti (fatti in favore sempre di chiese e monasteri).
(antiche mura del Monastero di Bonarcado)
Il Giudice Agatone sarebbe vissuto alla fine del secolo VIII e a lui sarebbero seguiti Galasio, Ugone, Gunalis, Mariano, Comita, Pietro, Torchitoro o Orzocco de Zuri.
Dell'esistenza di Orzocco de Zuri ne parla lo storico del 1500 Giovanni Fara, che attribuisce a questo Giudice l’abbandono in massa della popolazione e di tutte le autorità della città di THARROS, capitale del Giudicato, e il conseguente trasferimento della maggioranza della popolazione ad Aristanis, che divenne la nuova capitale del GIUDICATO di ARBOREA.
Parte della popolazione, invece, si trasferì a Cabras, Nurachi e Arriora (1070).
Parte della popolazione, invece, si trasferì a Cabras, Nurachi e Arriora (1070).
Questo trasferimento, naturalmente, fu preceduto dalla edificazione in Aristanis di opere militari di difesa, quali le mura e una fortezza, anche se non possenti come quelle che verranno costruite in seguito da Mariano II.
(Torre di Mariano II - Oristano)
Di Torchitoro il Fara riferisce che era figlio di Orzocco e Giudice di Cagliari.
In questo periodo i Giudicati sardi dovettero combattere a lungo per difendersi, da soli o in alleanza tra loro, dagli Arabi, che con continue incursioni avevano occupato, saccheggiato e distrutto le numerose Ville della zona costiera della Sardegna.
All'abbandono di Tharros, ormai ridotta a un cumulo di rovine, segue un periodo di tranquillità, non solo per Arborea, ma per tutta la Sardegna , perchè gli Arabi del famoso capo Muahib (Mugeto) furono sconfitti dalle flotte delle Repubbliche marinare di Genova e Pisa (1015/1025).
Queste due potenti Repubbliche intervennero su invito della Chiesa (Papa Benedetto nel 1015 e successivamente Bonifacio VIII) per liberare la cattolica Sardegna dai continui attacchi degli Arabi.
Naturalmente i Pisani e i Genovesi intervennero perché il Papa aveva promesso loro l’investitura del Regno di Sardegna, che faceva parte, allora, del famoso patrimonio della Chiesa ereditato dall’imperatore del Sacro Romano Impero: Ludovico il Pio.
Naturalmente i Pisani e i Genovesi intervennero perché il Papa aveva promesso loro l’investitura del Regno di Sardegna, che faceva parte, allora, del famoso patrimonio della Chiesa ereditato dall’imperatore del Sacro Romano Impero: Ludovico il Pio.
Testo a cura di Giuseppe Mocci
Da quel che so io, Gialeto è uno dei personaggi che emergono dalle "Carte d'Arborea" note per essere poi risultate un clamoroso falso, che ancora oggi ci fa "sfigurare" nel panorama storiografico mondiale. (sicuramente europeo)
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