Scusozu (riol) → tesoro (ita)
Is paràula mànnasa (antiga pregadoria sadra)
- Paràula manna mi ‘nd’asi a nãi ũa (su dimòniu)
- Esti pru’ forti su soi chi no sa lũa (su pòburu)
L’ACCENTO
può essere:
- tonico (nel parlato)
- grafico (nello scritto)
Nel parlato, come nello scritto, l’accento cade sempre sulla vocale tonica.
Quando scriviamo in lingua sarda è obbligatorio indicare l’accento solo quando cade sulla terz’ultima sillaba; es.:
- Òmmini;
- Fèmmia
- Crésia
- Càbudu
LA VOCALE PROSTETICA:
E’ la vocale che si aggiunge all’inizio di una parola o di un nome rafforzando la consonante iniziale; è un fenomeno linguistico tipico del dialetto riolese. Es.:
- Riora → Arriora
- Ramedio → Arramèdiu
- rosa → arrosa
- ratza → arratza
LA VOCALE PARAGOGICA:
E’ la vocale che si aggiunge alla fine di una parola o di un nome. Nel plurale si utilizza sempre.
Es.:
- mànnasa
- pittìcasa
- pùddasa
- cabõisi
Nelle regole della LSC (Lingua Sarda Comune) scritta, l’utilizzo della vocale paragogica non è consentito.
LA METAFONESI:
E’ una legge linguistica per cui l’apertura o meno di una vocale dipende dalla vocale che segue (salvo alcune eccezioni).
Es:
- mésu
- pésu
- mèsa
- pèsa
Nei primi due casi (mésu e pésu) la - e - è chiusa perché la vocale che segue è anch’essa chiusa (la - u - è sempre chiusa).
Stesso discorso per “mèsa” e “pèsa” ; in questo caso la - e - è aperta poiché la vocale seguente, la - a -, è anch'essa aperta (la - a - è sempre aperta).
Cenni sulla fonetica:
L’utilizzo della fonetica, nel suo standard internazionale, consente a chiunque di pronunciare correttamente qualsiasi lingua.
Esempi di termini riolesi con fonetica:
- aitzi [a ‘ittsi]
- fraitzu [fra ‘ittsu]
- Zuanni [dzu ‘anni]
gl
- tonico (nel parlato)
- grafico (nello scritto)
Nel parlato, come nello scritto, l’accento cade sempre sulla vocale tonica.
Quando scriviamo in lingua sarda è obbligatorio indicare l’accento solo quando cade sulla terz’ultima sillaba; es.:
- Òmmini;
- Fèmmia
- Crésia
- Càbudu
LA VOCALE PROSTETICA:
E’ la vocale che si aggiunge all’inizio di una parola o di un nome rafforzando la consonante iniziale; è un fenomeno linguistico tipico del dialetto riolese. Es.:
- Riora → Arriora
- Ramedio → Arramèdiu
- rosa → arrosa
- ratza → arratza
LA VOCALE PARAGOGICA:
E’ la vocale che si aggiunge alla fine di una parola o di un nome. Nel plurale si utilizza sempre.
Es.:
- mànnasa
- pittìcasa
- pùddasa
- cabõisi
Nelle regole della LSC (Lingua Sarda Comune) scritta, l’utilizzo della vocale paragogica non è consentito.
LA METAFONESI:
E’ una legge linguistica per cui l’apertura o meno di una vocale dipende dalla vocale che segue (salvo alcune eccezioni).
Es:
- mésu
- pésu
- mèsa
- pèsa
Nei primi due casi (mésu e pésu) la - e - è chiusa perché la vocale che segue è anch’essa chiusa (la - u - è sempre chiusa).
Stesso discorso per “mèsa” e “pèsa” ; in questo caso la - e - è aperta poiché la vocale seguente, la - a -, è anch'essa aperta (la - a - è sempre aperta).
Cenni sulla fonetica:
L’utilizzo della fonetica, nel suo standard internazionale, consente a chiunque di pronunciare correttamente qualsiasi lingua.
Esempi di termini riolesi con fonetica:
- aitzi [a ‘ittsi]
- fraitzu [fra ‘ittsu]
- Zuanni [dzu ‘anni]
gl
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