lunedì 3 aprile 2023

La chiesa di Santa Corona e il misterioso paese di Nu(v)ole




Alcuni giorni fa, effettuando delle ricerche in rete sulla chiesa medioevale riolese di Santa Corona, mi sono imbattuto in un libricino scritto nella seconda metà del milleottocento dal teologo e canonico della Cattedrale di Oristano Salvatore Angelo Scintu.  

L’opuscolo -  come viene chiamato dall’autore – è stato  pubblicato dalla Tipografia Arborense nel 1873 con il titolo “Memorie D’Arborea”. Si tratta di una raccolta di notizie storiche sulla fondazione di Oristano e sulla chiesa Arborense  “tratte in gran parte da documenti inediti” come viene dichiarato nel sottotitolo di copertina (*).    

La parte dedicata alla chiesa di Santa Corona è concentrata in poche righe, ma le notizie e le considerazioni riportate mi hanno incuriosito.  

Il canonico in particolare, a pagina 37,  commentando un antico documento riportato integralmente che dichiarava essere in suo possesso in copia autentica, così scriveva:

Santa Corona di Nuole – Questa pare sia stata parrocchiale del paese Nuole, e la chiesa ed il paese non sono più. Esiste bensì il campo aratorio denominato ancora Saltu de Santa Corona: vi si notano ancora i vestigi della chiesa e di case, e la statua della Santa fu trasferita alla vicina Parrocchia di Riola dove si celebra l’annua festa. Da questo fatto parmi almeno molto verosimile che anche il popolo siasi unito a Riola. Il salto poi di Santa Corona era del Priorato di Bonarcado ed ora è colpito dalle stesse leggi che colpirono gli altri beni ecclesiastici.

Occorre puntualizzare che il documento trascritto dal teologo oristanese, oggetto delle sue “notazioni e schiarimenti”, di per sé non era inedito in quanto già reso noto dallo storico Pasquale Tola nel Codex Diplomaticus, il più vasto repertorio di fonti medioevali della Sardegna pubblicato negli anni 1861-1868.

Si tratta infatti  dell’atto con il quale l’Arcivescovo di Arborea Bernardo confermava al Monastero di Bonarcado le donazioni e le disposizioni fattegli dal suo fondatore Costantino II (doc. n. XXVII).  Un documento importante poiché per la prima volta è citata la chiesa di Santa Corona, qui chiamata “ecclesiam Sanctae Coronae de Nu(v)ole”, concessa  in donazione con tutto il suo patrimonio il 20 ottobre 1211.

Stranamente nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, scoperto successivamente alla pubblicazione del Codex Diplomaticus, nella scheda che documenta le donazioni originarie del Giudice Costantino d’Arborea,  si fa riferimento ai possedimenti della "domus" denominata di Sancta Corona de Rrivora (scheda n.1)  e non  Sanctae Coronae de Nu(v)ole.

Fatte queste precisazioni, ciò che stupisce nelle annotazioni del canonico Scintu è l’ipotesi di un fantomatico paese di Nuole, la cui chiesa di Santa Corona ne sarebbe stata la parrocchiale e la cui popolazione,  “verosimilmente”, si sarebbe  unita a quella di Riola.

Non risulta che in alcun altro libro o studio successivo venga considerata questa ipotesi o fornita  una possibile spiegazione della differente denominazione.

Viene da domandarsi se Nu(v)ole e Rrivora fossero la stessa cosa o se - come sostenuto dal canonico -  esistessero effettivamente due minuscoli villaggi o agglomerati di case che in seguito si unirono.

Credo comunque che difficilmente  si avrà una risposta a questa domanda e che il “mistero” – se di mistero si tratta – rimarrà tale.


di Gilberto Linzas


Nota

(*) Nell’introduzione del suo libro, il Canonico Salvatore Angelo Scintu precisa che: “le poche memorie, che di questa storica terra d’Arborea ti offrirà il presente Opuscolo, con lunga e noiosa fatica le spigolai, in parte dalle Pergamene  e Fogli cartacei d’Arborea, di recente scoperti ed illustrati da due Sarde Celebrità, altre da Libri divenuti rarissimi….”.

Le predette “Pergamene e Fogli cartacei d’arborea, di recente scoperti..”, su cui si basa buona parte del libro  (ma non la parte e i documenti a cui si riferisce questo post),  altro non sono che i famosi “falsi d’Arborea” che ingannarono non solo il direttore della Biblioteca Universitaria di Cagliari Pietro Martini, che li ricevette nel 1845 dalle mani del frate Cosimo Manca, ma numerosi altri studiosi (tra i quali anche il La Marmora).  I “falsi” di Arborea, peraltro, continuarono ad avere numerosi sostenitori anche dopo la scoperta della loro non autenticità avvenuta nel 1870.







domenica 24 luglio 2022

Festa di Sant'Anna 2022 - Programma completo

 

FESTEGGIAMENTI 

SANT'ANNA 2022
Riola Sardo
dal 25 al 28 Luglio

A CURA DEL  COMITATO SANT'ANNA  "SA LEVA '72"



programma religioso


lunedì 25 luglio
ore 18,00 Primi Vespri
ore 18,30 Santa Messa

Martedì 26 luglio
ore 7,30 Prima Messa
ore 10,00 Processione e sfilata in abito tradizionale, accompagnata dalla Banda Musicale "Giuseppe Verdi" di Terralba, dall'organetto di Mattia Mura e dalle launeddas di Simone Sardu di Baratili
ore 10,30 Santa Messa presieduta da Don Roberto Caria

Mercoledì 27 luglio
ore 18,00 Processione accompagnata dal fisarmonicista Francesco Zoccheddu di Nurachi
ore 18,30 Santa Messa presieduta da Don Enrico Perlato


programma Civile


Lunedì 25 luglio

- ore 22,00  "SA GARA - CANTI A CHITARRA  (piazzale via Regina Elena)
Voci:
Maurizio Mocci - Riola Sardo; 
Emanuele Bazzoni - Usini; 
Daniele Giallara - Cuglieri; 
Antonio Porcu - Sassari; 
Il giovane Alessandro Enna  - Riola Sardo; 
Chitarra: Roberto Cadoni - Santa Giusta; 
Fisarmonica: Giansilvio Pinna - Zeddiani. 


Martedì 26 luglio

- ore 18,00-21,00  ANIMAZIONE BAMBINI  - Maxi gonfiabili, tanta musica e zucchero filato

- ore 22,00 GRUPPO MUSICALE "80' SUPER EIGHTIES" 1a parte (Giardini Pubblici)

- ore 23.00 S'ARRODA - Spettacolo pirotecnico a cura della Soc.Sant'Antonio di Oliva,  Pabillonis (Lungofiume Santa Corona)

- ore 23,30 GRUPPO MUSICALE "80' SUPER EIGHTIES" 2a parte (Giardini Pubblici)


Mercoledì 27 luglio

- ore 22,00 SPETTACOLO "ISOLA IN FESTA" di Giuliano Marongiu  (Giardini Pubblici)


Giovedì 28 luglio


- ore 22,00 SPETTACOLO "SUPER TOUR DJ SHOW"  (Giardini Pubblici)



venerdì 31 dicembre 2021

Addio a Tziu Luisu Zoncu, ultimo centenario riolese.

Ci ha lasciato pochi giorni fa Tziu Luisu Zoncu, l’ultimo riolese ad aver raggiunto il traguardo dei  cento anni proprio in questo mese.

Era nato, infatti, alla fine del  1921.  Una lunga vita dedicata all’agricoltura e alla campagna, ma non solo.

Nei primi anni ’70 del secolo scorso, insieme al fratello Nazareno, aveva intrapreso l’attività nel settore della produzione e vendita di gassose, impiantando la piccola fabbrica proprio  nel terreno retrostante le loro abitazioni. 

Le bottigliette di gazzosa con il marchio “Zoncu L&N”, molto popolari in quel periodo,  venivano distribuite in cassettine di legno sia a Riola che nei paesi circostanti. L’attività era poi cessata intorno alla fine del decennio.

Negli ultimi anni lo si poteva incontrare ogni tanto in giro per le vie del paese, alla guida di uno scooter elettrico a quattro ruote, in compagnia della moglie Tzia Misabella. 
Salutava tutti sorridente e tutti lo salutavano con simpatia, ammirati nel vederlo, ultranovantenne, ancora attivo alla guida di quella curiosa macchinina.

Addio Tziu Luisu. 


gl

lunedì 17 maggio 2021

Gran successo per la quarta edizione del "Trofeo Aironbike - Giro La Madonnina"

(foto M. Carta) 

Riola 17/05/2021: 

Dopo un anno di sospensione causa Covid, si è svolta ieri  a Riola Sardo la quarta edizione del Trofeo Aironbike-Giro La Madonnina,  una delle  classiche del ciclismo amatoriale Oristanese organizzata dall’Aironbike asd sotto l’egida della FCI.

La competizione si e’ svolta su un percorso  impegnativo di circa novanta chilometri  che si snoda lungo la costa centro occidentale,  per addentrarsi  nelle strade del Montiferru, con un dislivello complessivo di circa 1500 mt.

Finora è stata la gara amatoriale della stagione con il maggior numero di partecipanti.  Circa 180 ciclisti presenti a Riola provenienti da tutta l’isola  e anche dal continente, a  testimonianza della gran voglia di ciclismo in Sardegna. Numerosa anche la rappresentanza femminile.

La giornata era soleggiata con temperature oltre le medie stagionali.  La partenza è avvenuta  in perfetto orario (ore 9.45) subito fuori dall’abitato di Riola, dopo l’incrocio per Putzu Idu,  sulla S.S. 292.

Bel colpo d’occhio della carovana che ha iniziato a sgranarsi già nei primi 20 km di gara,   lungo il tratto costiero della strada statale caratterizzato da suggestive vedute panoramiche.

La fuga di un drappello limitato di ciclisti è partita pochi chilometri prima di arrivare a Cuglieri ed è  proseguita lungo  la salita della Madonnina (circa 9 km) nella quale  Andrea Lovicu,  della  società Bike team Demuru Nuoro e Giuseppe Satta, dell’Oleandro asd Budoni,   si sono avvantaggiati sulla coppia di ciclisti Eros Piras della Soc. Technobike e Matteo Mascia  della S.C. Monteponi,  scollinando al gpm con circa un minuto di vantaggio.

Questi ultimi sono riusciti a ricucire lo svantaggio nel lungo tratto in  discesa dopo Santu Lussurgiu, riagganciandosi ai fuggitivi.   I quattro sono stati poi raggiunti da altri inseguitori creando un gruppetto di dieci/quindici unità (il ricongiungimento, peraltro, è stato favorito da un rallentamento obbligato dei battistrada dovuto ad un ostacolo imprevisto: una mandria di buoi che occupava l’intera carreggiata).

Tra Paulilatino e Bonarcado, a circa 25 chilometri dall’arrivo, è  ripartita una nuova fuga   promossa da Piras, Lovicu e Mascia, i quali hanno collaborato e superato l’ultima salita di giornata uniti (la Milis-Seneghe di circa quattro chilometri), buttandosi poi a capofitto nella discesa tra Seneghe e Narbolia fino a guadagnare l’arrivo di Riola. 

La volata dei tre è  stata regolata da  Eros Piras che ha battuto di misura Lovicu e Mascia, iscrivendo per la seconda volta di seguito il suo nome tra i vincitori del Trofeo Aironbike.

Perfetta l’organizzazione della manifestazione in tutte le sue fasi da parte dell’Aironbike asd, con il supporto tecnico di Federciclismo Sardegna. Una giornata da incorniciare ed un bello spot per il ciclismo amatoriale.

g.l. 







giovedì 29 aprile 2021

Ci ha lasciato Professor Enna

 

Prof. Pietro Enna


Se n’è andato pochi giorni fa, senza far rumore, il mitico Professor Enna, insegnante decano delle scuole medie di Riola, in pensione ormai da parecchi anni.

Classe 1930, il Prof. Pietro Enna ha insegnato matematica e scienze naturali a molte generazioni di giovani riolesi tra gli anni ’60 e ’90 del secolo scorso.  Prima nei locali del vecchio Municipio e dell’ex asilo infantile che accoglievano le varie classi della scuola media, in seguito nell’edificio della casa catechistica e, infine, dall’inizio degli anni ’80, nel nuovo edificio scolastico costruito nell’area adiacente alle scuole elementari di via Roma.

Riservato e gentile, Professor Enna era sempre disponibile con i suoi alunni. Non di rado però, quando era costretto a richiamare all’ordine gli adolescenti più scalmanati e indisciplinati, s’innervosiva e perdeva la pazienza. La sua imponenza e il tono severo riportavano subito il silenzio in classe. In quei momenti, se necessario, ci scappava anche qualche schiaffo o un’energica tirata d’orecchi, con l’inevitabile espulsione dall’aula dell’alunno di turno. L’ordine era perentorio: “Vai fuori !”

In molte occasioni, nelle belle giornate primaverili, accompagnava gli scolari delle sue classi a fare delle passeggiate in campagna.  Figurava spesso anche tra gli accompagnatori nelle gite scolastiche in ambito regionale e nazionale (soprattutto le gite scolastiche delle terze classi).

Ha vissuto per lunghi anni con la sorella Mariella (scomparsa ormai da oltre dieci anni) nella storica palazzina di via Regina Elena. Una volta andato in pensione si è occupato molto della  campagna, a cui era particolarmente legato.

Dotato di una memoria di ferro, ricordava tutti i suoi ex alunni. Se capitava di incontrarlo per strada, all’ufficio postale o da qualche altra parte, si fermava subito per scambiare quattro chiacchiere e  informarsi. Rievocava episodi scolastici del lontano passato come fossero accaduti il giorno prima. Era un vero piacere ascoltarlo.

Oggi non possiamo che ricordarlo con affetto.  Ci  mancherai Professore !


g.l.





giovedì 22 aprile 2021

Il mistero di Mont'e Trigu - Poesia in lingua sarda di Nicola Loi

 

                                                             Il colle di Mont'e Trigu

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una bellissima poesia in lingua sarda di Nicola Loi  (già  componente storico del Coro di Neoneli, grande suonatore di "trunfa" e autore di testi poetici)  ispirata  dalla leggenda tutta riolese della Marchesa e dal mistero di Mont'e Trigu.  


Ghilarza: Monti Trigu,  un colle a forma piramidale nel territorio di Riola Sardo (OR) avvolto nel mistero sul quale aleggia una leggenda popolare.

Ĩ tempus antigu bivìada ũa marchesa arricca meda chi tenìada bèĩsi, bestiàmini e dònnia arratza de cosa e donni’annu fadìada arragotta manna de lori.

Ũ annu fìada ũ annada bella bella e sa marchesa esti andada a s’arzoa innui fìada su trigu trebau e sa palla ammuntõada. Innì s’esti sètzia ĩ d-ũ scannu mannu po castiai i tzaràccusu chi mesuranta su trigu e ddu ponìanta ĩ sàccusu, e cũ is càrrusu de i bòisi ‘nchi ddu lianta a domu de sa marchesa.

E issàrasa ũa pariga de poburusu de i bìddasa de accanta funti andàusu a s’arzoa de sa marchesa po ddi domandai ũ punzu de trigu paròmini.

Sa marchesa, candu ddus adi bìusu, s’esti arrannegada e ‘nchi ddus adi loràusu de maba manera, nendi ca nd’ìada fattu pagu de trigu e candu Déusu ndi dd’iad ai zau meda ze nd’iad ai fattu de allimusiasa. 

E issàrasa, coment’e ũa spetzi’e maracu, sa marchesa s’esti furriada in d-ũa pedra manna, e su trigu e sa palla a montighèddusu de terra chi s’agàttanta ancora.


MONT'E TRIGU

Una fola de Arriora


Fatu che una piramide de s'Egitu,

Est "Mont' 'e Trigu" su monte de Arriora.

Est passadu a s'istoria cussu situ,

Pro una marchesa e rica segnora.


Semenaiat in dogni montigu,

Ca fit inie una mere sola.

Teniat campuras pienas a trigu, 

Muntones mannos in dogni arzola.


Un'annada piena de bundantzia, 

Setzida fit medinde su laore.

Cun carros garrigados de sustantzia, 

Che giughian a domo su valore.


Sos poberitos de biddas bighinas,

Benian a pedire calchi ranu.

Ma issa che sas ratzas molentinas,

Faeddaiat in modu metzanu.


Andadeboche ca non bos nde do!

Ca s'annada abberu est meda fea!

Gia ischides chi bonu-coro sò,

E nd'apo dadu a sa 'idda intrea.


Sos poberitos los at avilidos,

Cun sa cara piena  de velenu.

Femina mala de pagos sentidos,

Chi solu s'oju sou cheret pienu. 


Ma comente una mala maja,

Deretu sa marchesa s'est mudada,

In-d-una roca de una pedra 'ia,

E pro s'eternidade l'at sicada.


Tota sa paza e muntones de trigu,

Comente esserat mannu su meraculu. 

Dogni unu s'est fatu a unu montigu,

Comente preigadu dae s'oraculu.


E l'est a passada s'idea de gherra,

A cussa mala e fea segnora.

Cussos montigos, muntones de terra,

Los annotas in logu de Arriora.


Nicola Loi

giovedì 18 luglio 2019

Festa di Sant'Anna 2019 - Programma completo


FESTEGGIAMENTI 
SANT'ANNA 2019
Riola Sardo
dal 25 al 28 Luglio

A CURA DEL  COMITATO SANT’ANNA '19
Presidente Gianni Enna


programma religioso


Giovedì 25 luglio
ore 18,30 Vespri solenni nella festa di S.Anna

Venerdì 26 luglio
ore 8,00 Prima Messa
ore 10,00 Processione
ore 10,30 Santa Messa presieduta da Don Omar Orrù

Sabato 27 luglio
ore 18,30 Processione
ore 19,00 Santa Messa presieduta da Don Enrico


programma Civile


Giovedì 25 luglio

- ore 21,30 "DITTA CARRONI RAIMONDO" - Commedia dialettale Sarda in 2 atti di Tonio Dei, rappresentata dalla Compagnia Teatrale Parrocchiale "ARRIORA" (P.zza La Marmora)


Venerdì 26 luglio

- ore 22,00 GRUPPO ETNICO "GALUSE'" (p.zza La Marmora)
- ore 22,00 GRUPPO MUSICALE "DUAS KARAS" 1a parte (Giardini Pubblici)

- ore 23.00 S'ARRODA - Spettacolo pirotecnico a cura della Soc. Sant'Antonio e Fire works di Riccardo e Giorgio Oliva (Lungofiume Santa Corona)

- ore 23,30 GRUPPO MUSICALE "DUAS KARAS" 2a parte (Giardini Pubblici)


Sabato 27 luglio

- ore 22,00 GARA POETICA SARDA con i poeti Diego Porcu e Nicola Farina, accompagnati dai Tenores di Santulussurgiu (p.zza La Marmora)

- ore 22,00 GRUPPO MUSICALE "BRANKO" (Giardini Pubblici)


Domenica 28 luglio

- ore 22,00 CANTI A CHITARRA con Maurizio Mocci - Riola Sardo; Emanuele Bazzoni - Usini; Daniele Giallara - Cuglieri; Franco Dessena - Orosei; Alessandro Enna (8 anni) - Riola Sardo; chitarra: Bruno Maludrottu - Olbia; fisarmonica: Claudio Dessena - Orosei. CANTI SARDI CAMPIDANESI con il Gruppo "LA MORA"; VOCI: Maurizio Mocci, Alessandro Enna; fisarmonica: Piero Manca - Cabras; mandolino e armonica a bocca: Corrado Pusceddu - Solanas (p.zza La Marmora)

- ore 22,00 GRUPPO MUSICALE "TRIBAND" (Giardini Pubblici)


************
* Esposizione di prodotti tipici locali lungo la via Sant'Anna.
* Chiosco del comitato nel piazzale pineta Chiesa di Santa Corona 








lunedì 20 maggio 2019

"3° Trofeo Aironbike - Giro La Madonnina": ottimo successo per la gara ciclistica organizzata dall'Aironbike asd


Campioni Regionali Medio Fondo Csain

E’ stata ancora una volta un grande successo la gara ciclistica denominata “3° Trofeo Aironbike – Giro La Madonnina”, valida come prova unica di Campionato Regionale Medio Fondo Csain, svoltasi a Riola Sardo domenica scorsa su uno dei percorsi classici del ciclismo Oristanese. 
Un successo sia da punto di vista sportivo che sotto il profilo dell’organizzazione, curata nei minimi dettagli dall’Aironbike asd che, da alcuni anni, ripropone questa importante manifestazione. 
Ai nastri di partenza erano presenti 95 ciclisti provenienti da tutta la Sardegna che si sono affrontati su un percorso di circa 90 chilometri con 1400 metri di dislivello.
Per la cronaca, la gara non era iniziata sotto i migliori auspici a causa della pioggia battente che, fin dalla partenza, ha accompagnato i ciclisti lungo l’occidentale sarda. Fortunatamente il cielo si è aperto e la giornata è completamente cambiata con un sole splendente che ha asciugato le strade e consentito il proseguimento ottimale della competizione. 
La selezione, come al solito, è avvenuta sui tornanti della salita Cuglieri-La Madonnina, lunga otto chilometri circa. Il gruppetto dei migliori ha preso il largo, incrementando mano a mano il proprio vantaggio. Tra questi Eros Piras (Technobike), Mauro Vacca e Luca Dessi (Karel Sport), Paolo Murroni (Arborea Bike) e Andrea Pisanu (Ciclo Club Antonio Manca), già vincitore della 1° edizione del Trofeo Aironbike e che a Santulussurgiu ha perso contatto a causa di una foratura. 
A circa 25 chilometri dall’arrivo Eros Piras è andato in fuga lasciando la compagnia ed arrivando al traguardo in solitaria, dimostrando ancora una volta il talento e la classe del ciclista di rango. Al secondo posto Mauro Vacca che ha regolato la volata con Paolo Murroni e il compagno di squadra Luca Dessi. Quinto Andrea Pisanu.
Degno di nota anche il 6° posto assoluto dell’unico straniero presente, Francois Cucchi, giunto appositamente dalla Corsica. 

 Mauro Vacca, Eros Piras e Paolo Murroni

Al termine della gara, dopo il rinfresco offerto dall’Aironbike asd presso la Pasticceria Terra Sarda, sono stati premiati i vincitori di ogni categoria ed assegnate le maglie ai seguenti Campioni Regionali di Medio Fondo Csain: 
Saba Fabrizio (Linas Bike Gonnosfanadiga); Arisci Roberto (Dimonios Bike Team); Demelas Antonio (Il Fornaio Macomer); Sanna Luciano (Sama Bike); Carta Andrea (Il fornaio Macomer); Ibba Gianluca (Linas Bike); Atzori Marco (Il Fornaio); Angius Salvatore (Il Fornaio); Mele Valentino (Aironbike Riola); Cherchi Nadia (Dimonios Bike). 
Sono state premiate anche le tre migliori squadre, con un importante premio offerto dallo sponsor tecnico Ajo-Threeface; nell’ordine: Il fornaio Macomer; Dimonios Bike Team e Ciclo Club Antonio Manca
Gli organizzatori, decisamente soddisfatti, hanno tenuto a ringraziare tutti i ciclisti, gli sponsor ed i collaboratori che hanno consentito la buona riuscita della manifestazione in tutti i suoi aspetti.





g.l.

giovedì 14 marzo 2019

"Amart e il lupo" - un racconto di Benedetto Sulas




Tanti e tanti anni fa, quando ancora non esisteva l’orario legale sulla terra, viveva nelle misteriose lande del Sinis di Riola Sardo, in località “Sa Konk’'e s’òmini”, un lupo cattivo dagli occhi di brace e dai denti affilati come punte di ossidiana del monte Arci. I genitori di questo lupo erano buoni e laboriosi, ma il loro figlio era diventato cattivo, forse a causa della scuola che aveva frequentato.
Questa belva famelica terrorizzava i bambini di tutta la regione. Non raramente, secondo quanto raccontano gli annali di quel periodo, non pochi bimbi erano finiti nelle sue fauci infuocate, dove venivano stritolati e ridotti in poltiglia.
Il lupo, di nome Liuku, era originario della lontanissima isola di “Maldifegato”. Era arrivato sulle coste di “Cuccurumannu”, nuotando sul dorso, a rana e a rana sul dorso.
Un giorno una bambina di nome Amart, bellina come un fiore primaverile, che si era avventurata in campagna da sola, alla ricerca di more di rovi, per fare “medra in Kanneddu”, scorse il lupo, da lontano. A stento trattenne il fiato, e le sue gambe diventarono molli e tremolanti. Per fortuna Liuku non la vide, perché soffriva di fotofobia ed era abbagliato dal sole.
Amart tornò a Riola spaventatissima. Andò subito a trovare un suo amico gatto, di nome Calzaghe, che era appena rientrato dalla vicina località di “Is croviazzus”, dove aveva seguito dei corsi di perfezionamento di lotta gattesca.
Calzaghe incoraggiò la sua giovane amica e le chiese di condurlo dove aveva visto Liuku.
Amart acconsentì e, una fresca mattina d’estate, prestissimo, passando per antichi sentieri e camminando tra le lumache, che ritraevano le corna per la paura, arrivarono in vista della casa di Liuku.
La bimba si fermò a circa cinquecento metri sardeschi, mentre Calzaghe, coraggiosamente, si avvicinò alla casa del lupo e col suo bastone da passeggio colpì violentemente la porta. Il lupo usci ringhiando e mostrando la sua temibile dentatura. Inizio a saltare cercando di azzannare alla gola Calzaghe, ma questi lo schivò lestamente, poi lanciò contro gli occhi di Liuku un secchio pieno d’acqua.
Intanto Amart, ben nascosta, osservava tutta la scena con un potente cannocchiale che tzia Tzinniga, moglie di Calzaghe le aveva regalato. Vide il lupo che brancolava, a causa degli occhi ormai spenti. Poi vide Calzaghe che si lanciava contro il lupo.
Il gatto, con i suoi 16 artigli, sctr, lacerò i cristallini degli occhi di Liuku. Poi con i suoi 47 denti,  khh, azzannò il lupo alla gola. Invano Liuku, ormai cieco, si dibatteva e vanamente i suoi aguzzi denti digrignavano all’aria. Il morso soffocante di Calzaghe non gli dava tregua. Amart quando vide l’esito della lotta si avvicinò. Adesso provava pietà per Liuku. Chiese a Calzaghe di non ammazzarlo, ma ormai il lupo esalava gemiti di morte.
Così morì il lupo. Tredicimila pidocchi lo piansero per 40 giorni e 40 notti. Amart per un periodo fu triste e,  in segno di lutto portò al braccio un braccialetto scuro. Calzaghe divenne un eroe e per un certo tempo fu rispettato da tutti. Prima dei funerali settantamila formiche vestirono Liuku con corteccia di cisto e gli misero al collo un rosario di falangette di millepiedi.
Poi arrivo il prete viola con la croce e l’aspersorio.



Note:
  1. Il nome Calzaghe, secondo gli studiosi, deriva dal sumero e significa “zuru ka ti okku”.
  2. Medra in Kanneddu” letteralmente “merda in piccola canna”. Specialità di more schiacciate, che sostituiva le brioches, molto diffusa a Riola fino a qualche tempo fa.
  3. Il suono “sctr” imita il rumore delle unghie che dilaniano;
  4. Il suono “khh” è il rumore dei denti che affondano sull’avversario. Per pronunciarlo bene bisogna far finta di vomitare come fanno i semitici col suono gutturale ‘ain.  


Racconto di Benedetto Sulas - Tutti i diritti riservati



venerdì 28 dicembre 2018

Alessandro Enna protagonista dei prossimi eventi dedicati a sa Cantzoni Longa Crabarissa



Alessandro Enna, novello “cantadore” riolese di sette anni, sembra non volersi fermare più. Dopo il bell’esordio del luglio scorso sul palco del suo paese d’origine in occasione della festa di Sant’Anna, sarà infatti tra i protagonisti dei prossimi eventi dedicati a sa Cantzoi Longa Crabarissa e agli altri canti popolari sardi.
Il primo appuntamento è previsto per la serata del 30 dicembre presso il Centro Polivalente di  Cabras nell’ambito del “1° Memorial Giuseppe e Matteo Pinna Lamora” organizzato dal  Gruppo Lamora e dall’Associazione Culturale e Folklorica A Sa Crabarissa, con il patrocinio del Comune lagunare.



La serata  vuole essere un omaggio ai  due principali esponenti de Sa Cantzoi Longa Crabarissa, Giuseppe Pinna Lamora, autore delle più belle e significative cantzonis, e Matteo Pinna Lamora, interprete fedele della tradizione orale cabrarese (*), nonchè un'occasione per far conoscere e rilanciare un genere poetico-musicale originale  che fa parte della nostra cultura popolare.
Alessandro, pronipote del cantadore  cabrarese Michele Madeddu,  sarà uno degli ospiti più attesi insieme ad alcuni dei più importanti interpreti del canto tradizionale: Maurizio Mocci,   Peppino Vacca e Daniele Giallara (cantadoris), Giovanni Casu Paui (launeddas), Corrado Pusceddu (mandolino, chitarra e armonica a bocca),  Piero Manca (fisarmonica), Mario Careddu (Chitarra), il coro popolare di Solanas “Santa Barbara”-.
Il 12 Gennaio Alessandro sarà ancora  impegnato a Cabras nella manifestazione denominata “Sa Gara, dal Campidano al Logudoro” organizzata dal Comitato Festeggiamenti  Sacro Cuore 2019. Saranno presenti, oltre ai cantadores locali (Alessandro, Maurizio Mocci, Peppino Vacca) i cantadores logudoresi, tra i quali Emanuele Bazzoni,  Antonio Porcu e Daniele Giallara.

In bocca al lupo Alessandro !




(*) Come ha scritto  l’etnomusicologo Corrado Pusceddu, Sa Cantzoi Longa Crabarissa  è un genere diffuso a Cabras e dintorni a partire dal secondo dopoguerra che rappresenta una delle eccellenze del panorama musicale locale.  Si tratta di brani composti da numerose strofe che richiedono un tempo di esecuzione che può andare dai 15-20 minuti fino a oltre 45 minuti. I contenuti dei testi, predisposti in forma poetica,  si rifanno alla quotidianità del paese con temi ironici, sarcastici o parodistici, ma anche di carattere serio o triste. L’accompagnamento musicale tradizionalmente  è costituito dalle launeddas  e da altri strumenti quali chitarra o fisarmonica.

domenica 11 novembre 2018

Is còzusu de Santu Mattĩu 'e Arriora



estratto dal libro "Goggius" del Sacerdote riolese Giovanni Sechi (raccolta completa di lodi sacre in lingua sarda)


SAN MARTINO Vescovo Patrono di Riola
___________
I.
Taumaturgu prodigiosu
De sos eregios terrore
Martinu Santu gloriosu
Siades nostru intercessore.



1- In Sabarìa fistis nadu
De idolatras paganos
In edade de pagos annos
Tant’amenu fist istadu;
Fidel’hazis cunservadu
Su virginale candore.

2 - Pro sa santa idolatria
Babbu ostru appassionadu
Dogni mediu hat impleadu
Pro bos ponner in porfia
Sa fide chi professaia
De s’Eternu Redentore.

3 - Ipse si sforzat invanu
De bos poder deviare
A Christos de adorare
Militende cun Giulianu,
Ma costante e fittianu
Servestis a su Signore.

4 - Intrende in d’una cittade
Non ancora battizzadu,
A unu poveru ispozadu
Chi bos dimandat caridade
De sa veste sa metade
Li destis cun grande amore.

5 - De sa propria rivestidu
Intro sa notte sighente
Bos cumparet s’Onnipotente
De anghelos circuidu
Chi hat tantu applaudidu
Cuss’eroicu favore.

6 - In edade ‘e degheott’annos
Bos fetistis battizare
Determinad’è lassare
Su mundu cun sos ingannos
De perfettos cristianos
Bos fettende imitadore.

7 - De sa milizia esentadu
De sos potentes de sa terra
Fatestis un’aspra gherra,
A su corpus delicadu
E gasi mortificadu
Avanzestis cun piùs fervore.

8 - Ritiradu in su desertu
Cun grandes austeridades
Su camminu praticades
De virtudes su piùs certu
Ca de veras sezis fertu
Cun fleccias de santu amore.

9 - Viudada de preladu
Sa cittade de Turrone
De s’umile religione
Ue fistis ritiradu
Bos elevat a su gradu
D’esserli babbu e pastore

10 - Non appenas elevadu
A unu gradu tantu mannu
A destruire s’ingannu
S’impignu bostru est istadu
Fin a bider atterradu
Dogni ereticu furore.

11 - Seduttu Valentinianu
Dae sa muzere Giustina
Contra sa lee divina
A difender s’arianu
Persighit su cristianu
Cun edittos de rigore.

12 - Ma s’umana nobilesa
A una prova tantu dura
De s’anima tottu pura
In abbatter sa firmesa
E a trattare est arresa
Attazianu pro timore.

13 - Non appenas hat connotu
Su male chi hat operadu
Chi contritu e umiliadu
Su coro sou de unu tottu
Pianghet senza cunfortu
Pro purificare s’errore.

14 - De arianos circundadu
Su superbu regnante
Si bettad Martinu anante
Ch’invisibile est intradu
Attordidu e ispantadu
Cambiat s’ira in amore.

15 - Cust’eroe celestiale
S’infiammat de santu fogu
E penetrat in su logu
De su tronu imperiale
E cun boghe angelicale
Riprendet s’imperadore.

16 - Bos ispirat s’Onnipotente
Predicare a babbu ostru
Ma ribelle e indispostu
Morit ipse impenitente,
Mamma ostra piùs prudente
Abbandonesit s’errore.

17 - De predicare abbattidu
E de s’aspera penitenza
Ma piùs de sa veemenzia
De s’amore già finidu
Si preparat a su cumbidu
De s’Eternu Salvadore.

18 - Sende in s’ultim’agonia
De custa vida mortale
Cudd’ispiritu infernale
Si presentat cun osadìa
Pro lu tenner in cumpagnia
In s’infernale rigore

19 - Appenas lu iet intradu
Li narat già moribundu:
Bae bestia a su profundu
De s’inferru cundennadu;
Nende custu est ispiradu
In bratzos de su Signore.

20 - Appenas fistis ispiradu
Cun resones uguales,
De sos coros angelicales
Sezis bois disizadu
De bos tennes collocadu
In s’eternu resplendore

21 - Già chi tanta caridade
Sende in vida os infiammada
Dade nos una mirada
Dae su chelu cun piedade,
De male nos liberade,
Nos siades protettore.

Già chi in chelu gloriosu
Regnades cun su Signore
Martinu santu gloriosu
Siades nostru intercessore.

sabato 4 agosto 2018

"Su Comitadu de su duamila e degheotto" di Efisio Bellu





Su Comitadu de su duamila e degheotto
Po Sant'Anna a' fattu bella festa
Deo arregistrada ge la potto
S'arroda chi agi fattu nontesta
Sempre a Sant'Anna ge s'invoco
De si salvare de ogni tempesta
S'auguro chi bos fatzo a betzo mannos
De arrivare tottus a chent'annos.


Efisio Bellu

martedì 31 luglio 2018

Successo per la mostra fotografica "Sant'Anna 'e Arriora"



Si è chiusa sabato 28 luglio la mostra di fotografie storiche “Sant’Anna ‘e Arriora”, organizzata dal Comitato “1968 Sa Leva” e curata dal fotografo riolese Francesco De Faveri, con la collaborazione della Biblioteca Comunale.
La mostra, ospitata nell’antica chiesa medioevale di Santa Corona, aperta durante i giorni della Festa di Sant’Anna, ha registrato un gradimento che è andato al di là delle aspettative degli organizzatori. 
Le fotografie, provenienti dall’archivio della Biblioteca, da collezioni private e album di famiglie riolesi, hanno ripercorso circa ottanta anni di storia della Festa, dal 1934 al 2017. 
In particolare, le immagini storiche della processione di Sant’Anna, viste in sequenza cronologica, grazie all'ottimo allestimento di De Faveri, hanno testimoniato l’evoluzione dei costumi e delle tradizioni, oltre che le trasformazioni urbanistiche del paese. 



I molti riolesi che hanno visitato la mostra hanno potuto fare un viaggio emozionale nel passato, riscoprendo luoghi, riconoscendo parenti e amici,  spesso rivedendosi in immagini di cui non conoscevano l’esistenza.
Tra i personaggi presenti in molte  fotografie si potevano riconoscere Tziu Effi Luisu Motzi, famoso fisarmonicista, e Vincenzo Bellu noto “Su Buffu”, grande suonatore di launeddas ((i sõusu de canna), entrambi riolesi doc, animatori delle processioni e delle feste di piazza per molti anni.  
In conclusione, possiamo dire che il  successo della mostra testimonia ancora una volta l'importanza di preservare la memoria storica, quale elemento fondamentale della nostra identità da trasmettere alle nuove generazioni.


Nella serata del 26 luglio, giorno di Sant’Anna, la mostra è rimasta aperta fino a mezzanotte, consentendo ai frequentatori di godere lo spettacolo de S’Arroda (i tradizionali fuochi artificiali di Riola) da una posizione privilegiata, in una cornice straordinaria.

g.l.

lunedì 30 luglio 2018

Festa di Sant'Anna 2018 - Esordio di Alessandro Enna nel canto a chitarra


Alessandro Enna con Maurizio Mocci

Una delle sorprese più belle della Festa di Sant’Anna 2018, organizzata dal Comitato "1968 Sa Leva", è stata l’esordio del piccolo “cantadore” riolese Alessandro Enna nella “gara a chitarra” svoltasi sabato 28 luglio in una piazza La Marmora gremita di pubblico come non si vedeva da tempo, sotto l’occhio attento e incuriosito dei più grandi cantadores sardi: Emanuele Bazzoni, Daniele Giallara, Franco Dessena e il riolese Maurizio Mocci, accompagnati dalla chitarra di Bruno Maludrottu e dalla fisarmonica di Graziano Caddeo. 

Alessandro, sette anni, una passione per i canti tradizionali sardi trasmessa dalla nonna paterna, figlia del cantadore cabrarese Michele Madeddu, non ha avuto paura di affrontare il palco. Ha atteso il suo momento concentrato e, in coppia con Maurizio Mocci, ha intonato la canzone “Sa Giminera” dell’autore Giuseppe Pinna noto "La Mora". 

Tutti gli spettatori, compresi i genitori Mauro e Anna in prima fila, hanno seguito con attenzione e un po' di emozione l’esibizione, applaudendo a scena aperta. 
Al termine anche i grandi del canto sardo hanno riservato alla giovane promessa parole lusinghiere e di incoraggiamento. 

Noi riolesi, orgogliosi di Alessandro, ci auguriamo di rivederlo l’anno prossimo ancora nel palco di Riola e, in un futuro non lontano, nei palchi di tutta la Sardegna.


targa ricordo del Comitato

articolo de L'Unione Sarda 01/08/2018

articolo de La Nuova Sardegna 03/08/2018

g.l.


domenica 15 luglio 2018

Festa di Sant'Anna 2018 - Programma Completo



SANT'ANNA 2018
Riola Sardo
dal 25 al 29 Luglio

A CURA DEL  COMITATO SANT’ANNA  “1968 SA LEVA”
Presidente  Franco Mele


festeggiamenti religiosi

Mercoledì 25 luglio 
ore 19,00    Vespri

Giovedi 26 luglio
ore 8,00    Prima Messa
ore 10,00  Processione e  Santa Messa

Venerdì 27 luglio
ore 18,30  Processione e Santa Messa


festeggiamenti Civili

 Mercoledì 25 luglio

- ore 18,30  Apertura della MOSTRA FOTOGRAFICA “SANT’ANNA ‘E ARRIORA” - fotografie storiche della festa -  a cura del Comitato “1968 Sa Leva” e di Francesco De Faveri,  in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Riola Sardo   
(Chiesa medioevale di Santa Corona – Crésia de Santa Canõa)

- ore 22,00   GARA POETICA SARDA  con i poeti Saverio Sodde (Ilbono), Giovanni Carta (Ardauli), Cristoforo Muntone (Fonni),  accompagnati dai Tenores di Sorgono 
(p.zza La Marmora - Pratza de i bàllusu)


Giovedi 26 luglio

- ore 22,00  BRINCA - Gruppo etno-folk (Giardini Pubblici)
- ore 23.15  S'ARRODA - Spettacolo pirotecnico a cura di Giorgio Oliva – Pabillonis  (Parco Lungofiume – Bass’e Crésia);
a seguire proseguimento serata con il Gruppo BRINCA


Venerdì 27 luglio

- ore 22,00   ZIRICHILTAGGIA - Tributo a Fabrizio de André  (Giardini Pubblici)
-ore  23,30   ZAMAN IN CONCERTO -  Gruppo Afro-Reggae  (Giardini Pubblici)


Sabato 28 luglio

- ore  19,00  Conferenza storica “RIOLA SULLE RIVE DEL MARE FOGHE” a cura del Prof. Raimondo Zucca (Parco giochi Via Montessori - adiacente  Chiesa medioevale Santa Corona)

- ore 22,00  Serata di  CANTI A CHITARRA  con i cantadores  Emanuele Bazzoni, Daniele Giallara, Franco Dessena, Maurizio Mocci; chitarra: Bruno Maludrottu; fisarmonica: Graziano Caddeo.  Nell’intervallo ballo sardo cantato da Tonino Pira, accompagnato dall’organetto di Alberto Caddeo   (p.zza La Marmora - Pratza de i bàllusu)
Durante la serata estrazione dei biglietti vincenti della lotteria di S.Anna 2018


Domenica 29 luglio

- ore 21,30  SAGGIO DI DANZA SPORTIVA DELLA SCUOLA ARIKA DANCE, in collaborazione con la palestra BODY LINE di Riola Sardo  (Piazza Europa)