venerdì 10 giugno 2011

STORIA MEDIOEVALE DELLA SARDEGNA (sintesi - 2ª parte)


I GIUDICATI


Il primo Giudice, senz'altro discendente da un funzionario bizantino, pare sia stato un certo Jaleto o Gialeto; pare, perché gli storici non sono tutti d'accordo.
Comunque, tra Storia e leggenda, Gialeto viene considerato il primo Giudice-Re (711) della Sardegna autonoma e completamente distaccata dalla storia nazionale per alcuni secoli.
Gialeto risiedette a Cagliari, a capo del Giudicato cagliaritano;  da qui amministrò il suo Regno con la collaborazione dei tre fratelli (Nicolò, Tomaso e Inerio) ai quali affidò gli altri tre  Giudicati, ma sotto il suo controllo.

IL GIUDICATO DI ARBOREA

Questa Parte o Regione della Sardegna prese il nome prima di Arvarè, poi di Arbarei e, infine, di Arborea.
Il primo Giudice di Arborea di cui si ha notizia è Agatone, forse un discendente di Gialetonon vi è certezza perchè fino al Giudicato di Mariano II (1290-1296)  le fonti storiche sono scarse e controverse.
Spesso i nomi dei Giudici si ricavano da lastre marmoree ritrovate in chiese e monasteri (Bonarcado), oppure da testamenti e lasciti (fatti in favore sempre di chiese e monasteri).


(antiche mura del Monastero di Bonarcado)

Il Giudice Agatone sarebbe vissuto alla fine del secolo VIII e a lui sarebbero seguiti Galasio, Ugone, Gunalis, Mariano, Comita, Pietro, Torchitoro  o Orzocco de Zuri.
Dell'esistenza di Orzocco de Zuri ne parla lo storico del 1500 Giovanni Fara, che attribuisce a questo Giudice l’abbandono in massa della popolazione e di tutte le autorità della città di THARROS, capitale del Giudicato, e il conseguente trasferimento della maggioranza della popolazione ad Aristanis, che divenne la nuova capitale del GIUDICATO di ARBOREA.   
Parte della popolazione, invece, si trasferì a Cabras, Nurachi e Arriora (1070).
Questo trasferimento, naturalmente, fu preceduto dalla edificazione in Aristanis di opere militari di difesa, quali le mura e una fortezza, anche se non possenti come quelle che verranno costruite in seguito da Mariano II.


(Torre di Mariano II - Oristano)

Di Torchitoro il Fara riferisce che era figlio di Orzocco e Giudice di Cagliari.
In questo periodo i Giudicati sardi dovettero combattere a lungo per difendersi, da soli o in alleanza tra loro, dagli Arabi, che con continue incursioni avevano occupato, saccheggiato e distrutto le numerose Ville della zona costiera della Sardegna.
All'abbandono di Tharros, ormai ridotta a un cumulo di rovine, segue un periodo di tranquillità, non solo per Arborea, ma per tutta la Sardegna, perchè gli Arabi del famoso capo Muahib (Mugeto) furono sconfitti dalle flotte delle Repubbliche marinare di Genova e Pisa (1015/1025).
Queste due potenti Repubbliche intervennero su invito della Chiesa (Papa Benedetto nel 1015 e successivamente Bonifacio VIII) per liberare la cattolica Sardegna dai continui attacchi degli Arabi.
Naturalmente i Pisani e i Genovesi intervennero perché il Papa aveva promesso loro l’investitura del Regno di Sardegna, che faceva  parte, allora, del famoso patrimonio della Chiesa ereditato dall’imperatore del Sacro Romano Impero: Ludovico il Pio.

Testo a cura di Giuseppe Mocci

1 commento:

  1. Da quel che so io, Gialeto è uno dei personaggi che emergono dalle "Carte d'Arborea" note per essere poi risultate un clamoroso falso, che ancora oggi ci fa "sfigurare" nel panorama storiografico mondiale. (sicuramente europeo)

    RispondiElimina