Tanti e tanti anni fa, quando ancora non esisteva l’orario legale sulla terra, viveva nelle misteriose lande del Sinis di Riola Sardo, in località “Sa Konk’'e s’òmini”, un lupo cattivo dagli occhi di brace e dai denti affilati come punte di ossidiana del monte Arci. I genitori di questo lupo erano buoni e laboriosi, ma il loro figlio era diventato cattivo, forse a causa della scuola che aveva frequentato.
Questa belva famelica terrorizzava i bambini di tutta la
regione. Non raramente, secondo quanto raccontano gli annali di quel periodo,
non pochi bimbi erano finiti nelle sue fauci infuocate, dove venivano
stritolati e ridotti in poltiglia.
Il lupo, di nome Liuku, era originario della lontanissima
isola di “Maldifegato”. Era arrivato sulle coste di “Cuccurumannu”, nuotando
sul dorso, a rana e a rana sul dorso.
Un giorno una bambina di nome Amart, bellina come un fiore primaverile,
che si era avventurata in campagna da sola, alla ricerca di more di rovi, per
fare “medra in Kanneddu”, scorse il lupo, da lontano. A stento trattenne il
fiato, e le sue gambe diventarono molli e tremolanti. Per fortuna Liuku non la
vide, perché soffriva di fotofobia ed era abbagliato dal sole.
Amart tornò a Riola spaventatissima. Andò subito a trovare
un suo amico gatto, di nome Calzaghe, che era appena rientrato dalla vicina
località di “Is croviazzus”, dove aveva seguito dei corsi di perfezionamento di
lotta gattesca.
Calzaghe incoraggiò la sua giovane amica e le chiese di
condurlo dove aveva visto Liuku.
Amart acconsentì e, una fresca mattina d’estate,
prestissimo, passando per antichi sentieri e camminando tra le lumache, che
ritraevano le corna per la paura, arrivarono in vista della casa di Liuku.
La bimba si fermò a circa cinquecento metri sardeschi,
mentre Calzaghe, coraggiosamente, si avvicinò alla casa del lupo e col suo
bastone da passeggio colpì violentemente la porta. Il lupo usci ringhiando e
mostrando la sua temibile dentatura. Inizio a saltare cercando di azzannare
alla gola Calzaghe, ma questi lo schivò lestamente, poi lanciò contro gli occhi
di Liuku un secchio pieno d’acqua.
Intanto Amart, ben nascosta, osservava tutta la scena con un
potente cannocchiale che tzia Tzinniga, moglie di Calzaghe le aveva regalato.
Vide il lupo che brancolava, a causa degli occhi ormai spenti. Poi vide
Calzaghe che si lanciava contro il lupo.
Il gatto, con i suoi 16 artigli, sctr, lacerò i cristallini
degli occhi di Liuku. Poi con i suoi 47 denti,
khh, azzannò il lupo alla gola. Invano Liuku, ormai cieco, si dibatteva
e vanamente i suoi aguzzi denti digrignavano all’aria. Il morso soffocante di
Calzaghe non gli dava tregua. Amart quando vide l’esito della lotta si avvicinò.
Adesso provava pietà per Liuku. Chiese a Calzaghe di non ammazzarlo, ma ormai
il lupo esalava gemiti di morte.
Così morì il lupo. Tredicimila pidocchi lo piansero per 40
giorni e 40 notti. Amart per un periodo fu triste e, in segno di lutto portò al braccio un
braccialetto scuro. Calzaghe divenne un eroe e per un certo tempo fu rispettato
da tutti. Prima dei funerali settantamila formiche vestirono Liuku con
corteccia di cisto e gli misero al collo un rosario di falangette di
millepiedi.
Poi arrivo il prete viola con la croce e l’aspersorio.
Note:
- Il nome Calzaghe, secondo gli studiosi, deriva dal sumero e significa “zuru ka ti okku”.
- “Medra in Kanneddu” letteralmente “merda in piccola canna”. Specialità di more schiacciate, che sostituiva le brioches, molto diffusa a Riola fino a qualche tempo fa.
- Il suono “sctr” imita il rumore delle unghie che dilaniano;
- Il suono “khh” è il rumore dei denti che affondano sull’avversario. Per pronunciarlo bene bisogna far finta di vomitare come fanno i semitici col suono gutturale ‘ain.
Racconto di Benedetto Sulas - Tutti i diritti riservati
Complimenti Benedetto!
RispondiElimina... Benedetto, leggendo questo racconto scorrevano anche i bei ricordi della ns. infanzia.
RispondiEliminaSono partito ormai da 50 anni, ma sempre riolese nel cuore.
Un abbraccio.
Antonello Piras
Bellissimo racconto!!Fantasia storia e costumi del nostro Paese rendono questa novella complimenti!!
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