venerdì 3 giugno 2011

STORIA MEDIOEVALE DELLA SARDEGNA (sintesi - 1ª parte)


LE ORIGINI DEI GIUDICATI 

Con la caduta dell'Impero Romano d'Occidente (Roma) nel V secolo d.C.(476) la Sardegna venne invasa dai Vandali di Genserico, provenienti dalle province d'Africa (470/530); cioè gli stessi Vandali che avevano già saccheggiato Roma nel 455 d.C.
Nel VI secolo (500/600) la Sardegna venne liberata dai Vandali, grazie all'intervento dell'esercito romano dell'Impero d'Oriente (Bisanzio) e amministrata da funzionari bizantini.

Antica mappa d'epoca medioevale raffigurante la Sardegna 


Durante l'amministrazione del Duca Zabarda i bizantini tentarono, invano, di sottomettere i popoli pagani della Barbagia, che non riconoscevano l'autorità di Bisanzio.
In quegli anni, capo dei popoli Barbaricini era Ospitone; le sue genti erano pagane e il loro habitat montuoso e di difficile accesso. Egli visse durante la dominazione bizantina con sede a Ollolai.
Da una lettera del Papa Gregorio Magno del 597 sappiamo che Ospitone accolse favorevolmente i  due religiosi che il Papa aveva mandato in Barbagia per evangelizzare quelle popolazioni pagane (il vescovo Felice e il frate Ciriaco). In particolare Gregorio Magno, con questa lettera, ringrazia Ospitone per l’accoglienza e l’aiuto forniti ai due religiosi.
Da allora, gradualmente, le popolazioni pagane della Barbagia si convertiranno al Cristianesimo. Sorsero i primi oratori, le piccole chiese di campagna e le chiese parrocchiali.

(Chiese bizantine di Santa Sabina e San Saturnino)

Nel resto dell’Isola, peraltro, il Cristianesimo aveva già fatto grandi progressi.  Prima, grazie all’azione dei bizantini, che costruirono molte nuove chiese, chiamate appunto bizantine dalla nuova  forma architettonica (molto note le chiese di San Saturnino a Cagliari e Santa Sabina a Silanus). 
In seguito, dall’anno mille, grazie all’opera dei vari ordini monastici, che costruirono molti monasteri e chiese (compresa la chiesa medioevale di Santa Corona a Riola).
  
Chiesa medioevale di Santa Corona - Riola 

I Bizantini amministrarono la Sardegna per un secolo con i famosi funzionari imperiali (detti: Esarca, Preside, Duca, Generale), che ebbero sede a Cagliari. Questi, a loro volta, nominavano 2 Giudici:  uno per amministrare la Giustizia, con sede a Cagliari, l’altro per comandare l’Esercito, con sede a Fordongianus (Forum Traiani), dove esisteva ancora il Castrum romano (caserma-fortezza).
Alla fine del VII secolo i Bizantini dovettero abbandonare la Sardegna, per difendere il loro Impero dai continui attacchi degli Arabi, loro confinanti ed in forte espansione.
Quindi, venuta meno l’autorità ed il controllo di Bisanzio (intorno al 600 d.c.), la Sardegna rimase in mano ai funzionari in carica, i quali (erano tutti parenti o loro fidati e ben retribuiti amici) si resero autonomi e col passare del tempo si spartirono l’Isola in quattro Parti, Regioni, Giudicati (o Regni, come usa chiamarli il prof. F.C. Casula della Università di Cagliari).
Si formarono così i quattro Giudicati della Sardegna: Cagliari, Arborea, Torres e Gallura.

Testo a cura di Giuseppe Mocci

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