lunedì 8 dicembre 2014

Appunti sul dialetto riolese - n. 1


Appunti della prima lezione del corso di Lingua sarda campidanese - variante riolese  (lezione del 04-12-2014 - docente Benedetto Sulas).


Scusozu (riol) → tesoro (ita)


Is paràula mànnasa (antiga pregadoria sadra)

- Paràula manna mi ‘nd’asi a nãi ũa (su dimòniu)

- Esti pru’ forti su soi chi no sa lũa (su pòburu)


L’ACCENTO  

può essere:
- tonico (nel parlato)
- grafico (nello scritto)

Nel parlato, come nello scritto, l’accento cade sempre sulla vocale tonica.
Quando scriviamo in lingua sarda è obbligatorio indicare l’accento solo quando cade sulla terz’ultima sillaba; es.:

- Òmmini;

- Fèmmia

- Crésia

- Càbudu


LA VOCALE PROSTETICA:

E’ la vocale che si aggiunge all’inizio di una parola o di un nome rafforzando la consonante iniziale; è un fenomeno linguistico tipico del dialetto riolese. Es.:

- Riora → Arriora

- Ramedio → Arramèdiu

- rosa → arrosa

- ratza → arratza


LA VOCALE PARAGOGICA:

E’ la vocale che si aggiunge alla fine di una parola o di un nome. Nel plurale si utilizza sempre.
Es.:

- mànnasa

- pittìcasa

- pùddasa

- cabõisi

Nelle regole della LSC (Lingua Sarda Comune) scritta, l’utilizzo della vocale paragogica non è consentito.


LA METAFONESI:

E’ una legge linguistica per cui l’apertura o meno di una vocale dipende dalla vocale che segue (salvo alcune eccezioni).
Es:

- mésu

- pésu

- mèsa

- pèsa

Nei primi due casi (mésu e pésu) la - e - è chiusa perché la vocale che segue è anch’essa chiusa (la - u - è sempre chiusa).
Stesso discorso per “mèsa” e “pèsa” ; in questo caso la - e - è aperta poiché la vocale seguente, la - a -, è anch'essa aperta (la - a - è sempre aperta).


Cenni sulla fonetica:

L’utilizzo della fonetica, nel suo standard internazionale, consente a chiunque di pronunciare correttamente qualsiasi lingua.
Esempi di termini riolesi con fonetica:

- aitzi [a ‘ittsi]

- fraitzu [fra ‘ittsu]

- Zuanni [dzu ‘anni]


gl

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