martedì 14 novembre 2017

L'antica statua di Santa Corona


Statua di Santa Corona

Vista così, senza  la veste  la parrucca e la corona,  sembra quasi un burattino di legno, un “pinocchio” realizzato dalle mani di un abile “mastro Geppetto”

Si tratta invece della statua lignea di Santa Corona,  conservata nella casa parrocchiale di Riola insieme ad una decina di altre statue antiche accantonate ormai da tempo. (1)  

La statua è alta circa cento centimetri, compreso il basamento. In origine, era costituita dal solo busto, poi in seguito furono  aggiunte le braccia, la parte inferiore che termina con  una sorta di gonnellina e le tre “gambe” di supporto costituite da asticelle squadrate. (2)

Stupisce e affascina  per quello sguardo profondo e magnetico che sembra quasi vivo. 
L'incarnato del viso è di un colore bianco ombreggiato di rosso;  le labbra sottili  rosse;  gli occhi grandi neri;  le sopracciglia anch'esse scure. 
Nella parte superiore della testa è presente un piccolo foro che veniva utilizzato per fissare la corona.


                                                       

Il simulacro è  indubbiamente molto antico. Si tratta quasi certamente della statua la cui  presenza nella Chiesa di Santa Corona (ex Parrocchiale San Martino) è documentata già dalla fine del ‘700.

Nel verbale della visita pastorale dell’Arcivescovo di Oristano Don Luis Cusani de Saliano, del maggio  1791, tra le varie disposizioni impartite  al fine di ampliare, restaurare, sistemare e rendere più decorosa la Chiesa, troviamo la seguente :  

Visitada la Sacristia, mandamos:…….. , ordenamos quitarse la veste de S.ta Corona, y ponerse una otra, y en el mientras quedar su altar interdicho (Visitata la Sacrestia comandiamo:…….. ordiniamo di togliere la veste di Santa Corona e mettergliene un’altra e intanto lasciarla sull’altare interdetto).

Dodici anni più tardi, nella successiva visita pastorale dell’Arcivescovo Don Francisco Maria Sisternes de ObIites del maggio 1803, furono impartite ulteriori disposizioni riguardanti la stessa Chiesa Parrocchiale e tra queste  quella che riguardava il trasferimento della statua: 

“quedando enterdicho, como fuè ordenado el la ultima visita, el altar de S.ta Corona, mandamos trasladarse a su tempo el Bulto de dicha Sancta a la Iglesia de S.Anna destinada por nueva Parroquia” (restando interdetto, come fu ordinato nell’ultima visita, l’altare della Santa Corona, comandiamo di trasferire al suo tempo la statua/busto di detta Santa alla Chiesa di S. Anna, destinata a nuova parrocchia).  

Allo stesso tempo furono date  disposizioni circa l’altare/nicchia della nuova Chiesa di Sant’Anna dove la Santa doveva essere sistemata.

Probabilmente la statua risale al ‘600 o alla prima metà del ‘700.  Il culto di Santa Corona a Riola, peraltro, risale ad un periodo molto più antico e cioè al periodo giudicale  (XI-XII sec.) quando fu edificata la Chiesa intitolata proprio a Sancta Corona de ‘rRivora.


Note

1) Corona=Stefania. La vita e il martirio di Santa Corona sono in gran parte avvolti nella leggenda; sappiamo con certezza che morì all’ età di sedici anni e che la sua vita è strettamente legata a quella di San Vittore; la loro storia si aggira intorno al 171 d.C.  Santa Corona si festeggia il 14 maggio.

2) Il sistema di sorreggere una statua/busto con delle aste viene detto in sardo "incannugadura"; in questi casi si dice che la statua è "incannugada".


Si ringrazia Don Antioco Ledda.

Testi consultati: Zenti Arrioresa di Claudio Nello Zoncu



Post a cura di Gilberto Linzas

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