Statua di Santa Corona
Vista così, senza la veste la parrucca e la corona, sembra quasi un burattino di legno, un “pinocchio”
realizzato dalle mani di un abile “mastro Geppetto”.
Si tratta invece della statua lignea di Santa Corona,
conservata nella casa parrocchiale di Riola insieme ad una decina di altre statue antiche accantonate ormai da tempo. (1)
La statua è alta circa cento centimetri, compreso il basamento. In origine, era costituita dal solo busto, poi in seguito furono aggiunte le
braccia, la parte inferiore che termina con una sorta di gonnellina e le tre “gambe” di supporto costituite da asticelle squadrate. (2)
Stupisce e affascina per quello sguardo profondo e magnetico che sembra quasi vivo.
L'incarnato del viso è di un colore bianco ombreggiato di rosso; le labbra sottili rosse; gli occhi grandi neri; le sopracciglia anch'esse scure.
Nella parte superiore
della testa è presente un piccolo foro che veniva utilizzato per fissare la corona.
Il simulacro è indubbiamente molto antico. Si tratta quasi certamente della statua la cui presenza nella
Chiesa di Santa Corona (ex Parrocchiale San Martino) è documentata già dalla
fine del ‘700.
Nel verbale della visita pastorale dell’Arcivescovo di Oristano Don Luis Cusani de Saliano, del maggio 1791, tra le varie disposizioni impartite al fine di ampliare, restaurare, sistemare e rendere più decorosa la Chiesa, troviamo la seguente :
“Visitada
la Sacristia, mandamos:…….. , ordenamos quitarse la veste de S.ta Corona, y
ponerse una otra, y en el mientras quedar su altar interdicho” (Visitata la
Sacrestia comandiamo:…….. ordiniamo di togliere la veste di Santa Corona e
mettergliene un’altra e intanto lasciarla sull’altare interdetto).
Dodici anni più tardi, nella successiva visita pastorale
dell’Arcivescovo Don Francisco Maria Sisternes de ObIites del maggio 1803,
furono impartite ulteriori disposizioni riguardanti la stessa Chiesa
Parrocchiale e tra queste quella che riguardava il trasferimento della statua:
“quedando
enterdicho, como fuè ordenado el la ultima visita, el altar de S.ta Corona,
mandamos trasladarse a su tempo el Bulto de dicha Sancta a la Iglesia de S.Anna
destinada por nueva Parroquia” (restando interdetto, come fu ordinato nell’ultima
visita, l’altare della Santa Corona, comandiamo di trasferire al suo tempo la
statua/busto di detta Santa alla Chiesa di S. Anna, destinata a nuova
parrocchia).
Allo stesso tempo furono date disposizioni circa l’altare/nicchia
della nuova Chiesa di Sant’Anna dove la Santa doveva essere sistemata.
Probabilmente la statua risale al ‘600 o alla prima metà
del ‘700. Il culto di Santa Corona a Riola, peraltro, risale ad un periodo molto più antico e cioè al periodo giudicale (XI-XII sec.) quando fu edificata la Chiesa intitolata proprio a Sancta Corona de ‘rRivora.
Note
1) Corona=Stefania. La vita e il martirio di Santa Corona
sono in gran parte avvolti nella leggenda; sappiamo con certezza che morì all’
età di sedici anni e che la sua vita è strettamente legata a quella di San
Vittore; la loro storia si aggira intorno al 171 d.C. Santa Corona si festeggia il 14 maggio.
2) Il sistema di sorreggere una statua/busto con delle aste viene detto in sardo "incannugadura"; in questi casi si dice che la statua è "incannugada".
Si ringrazia Don Antioco Ledda.
Testi consultati: Zenti Arrioresa di Claudio Nello Zoncu
Post a cura di Gilberto Linzas
Testi consultati: Zenti Arrioresa di Claudio Nello Zoncu
Post a cura di Gilberto Linzas
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