"Teĩ teĩ, fogu..."
Anticamente a Riola, quasi tutti i momenti più importanti della giornata venivano scanditi con invocazioni a Dio, alla Madonna e ai Santi.
Nei freddi mattini invernali, appena acceso il fuoco, si recitava questa breve preghiera:
Teĩ teĩ, fogu santu teĩ,
fogh’e santu Tòmmasa
teĩ trùnkusu e còmmasa
Traduzione:
Brucia brucia, fuoco santo brucia,
fuoco di San Tommaso,
brucia tronchi e chiome
fuoco di San Tommaso,
brucia tronchi e chiome
Fonetica:
[´tęĩ ´đęĩ] [´fọgu ´zantu] [´đęĩ]
[´fọgẹ ´zantu] [´đommaza]
[´tęĩ] [´đrunkuzu] [ę] [´kommaza]
[´tęĩ ´đęĩ] [´fọgu ´zantu] [´đęĩ]
[´fọgẹ ´zantu] [´đommaza]
[´tęĩ] [´đrunkuzu] [ę] [´kommaza]
Testo a cura di Benedetto Sulas - Tutti i diritti riservati
molto bella ho scritto una poesia guardando u na vostra foto de sa forredha
RispondiEliminaGentile Anna Maria, ci farebbe molto piacere leggere la sua poesia...
RispondiEliminaSe vuole, può scrivercela sotto tra i commenti...oppure inviarcela al nostro indirizzo di posta elettronica...