Apprezzato autore di poesie in logudorese, Boriccu ha scritto anche
qualche poesia in dialetto “arrioresu”. Eccone una composta in occasione della “Sagra delle lumache”
di tanti anni fa (1980).
OI ARRIORA…
Oi Arriora ‘ndi tèĩdi de presu
adrinzada comente ũa
cappella.
Ze ti nanta sa ‘idda ‘e sa
sinzella
ma ze ‘nd’asi cottu po su
biddavoresu.
Bai ca asi postu su tiau in
mesu
e a s’oru Sant’Anna mia bella.
Chi ti pòinti avotu in sa
pazella
ti ‘àinti po pagu ott’e mesu.
Chi fàidi aderu a benni sa
sannora
esti mèllusu chi mèdasa ‘ndi
còzzada
ca esti ũ sprabòiu comenti cusìada
Ĩ coranta tiàusu sa
carestia,
tant’allà, pròtzada o no
pròtzada
trigu fàidi ĩ Arriora.
Metro - sonetto
Le rime sono incrociate nelle due quartine
A
B
B
A
Nelle due terzine sono invece in rime invertite
C
D
E
E
D
C
Traduzione:
OGGI RIOLA…
Oggi Riola sei in festosa allegria,
adornata come un altare.
E’ vero che sei famosa per le squisite lumache,
ma è anche vero che ne hai cucinate tante per i turisti.
Forse ci hai messo il diavolo in mezzo,
e da una parte Sant’Anna mia bella.
Se ti mettessero voto nella pagella
ti darebbero almeno otto e mezzo.
Se, come hanno detto, viene la signora (cuoca)
È meglio che ne cucini molte,
perché cucina in modo meraviglioso.
In quaranta diavoli la carestia;
tanto, sappiamo che, piova o non piova,
a Riola cresce il grano.
Note a “OI ARRIORA…”
1 - Presu = Allegria (dal cat. presar)
2 – Adrinzada = Adornata (dal lat. ordiniare)
3 – Ze = Già
4 – A s’oru = Sull’orlo, da una parte
5 – Chi = Se (preposizione condizionale; è una
caratteristica del campidanese)
6 – ‘Àinti = Danno (Zàinti, con l’aferesi diventa ‘Àinti)
7 – Mèdasa = Molte (lat. meta)
8 – Sprabòiu = Meraviglia
9 - Ĩ coranta tiàusu = In quaranta diavoli.
9 - Ĩ coranta tiàusu = In quaranta diavoli.
Espressione riolese per dire “va al diavolo”.
Il numero “40” aveva potere magico-religioso. Il diluvio
universale durò quaranta giorni e quaranta notti; Mosè restò con Dio, sul Sinai
per quaranta giorni e quaranta notti; Israele dimorò nel deserto per
quarant’anni; Elia camminò per quaranta giorni e quaranta notti, per arrivare
al monte Oreb e Cristo digiunò nel deserto quaranta giorni e quaranta notti,
tentato dal diavolo.
“Su tiau”, il diavolo, e “Sant’Anna mia bella” sono
espressioni tipiche riolesi. Anche “Ita tiau”, che diavolo, è un intercalare usatissimo
a Riola. “Sant’Anna mia bella” si usava e si usa tuttora da parte delle persone
di una certa età come invocazione di aiuto.
S. Anna è compatrona di Riola.
Testo a cura di Benedetto Sulas - Tutti i diritti riservati
Nessun commento:
Posta un commento